Mughetto (candida): L’infezione nei bambini e nei neonati

Il mughetto è una micosi provocata dal fungo noto con il nome di Candida Albicans. Non è un’infezione pericolosa ne che deve destare particolare preoccupazione ma deve essere curata in modo adeguato.

Il mughetto si manifesta nel neonato con la comparsa di placche dalla forma irregolare all’interno della bocca. La lingua appare biancastra così come il palato e la superficie interna delle labbra e delle guance. Osservate dai genitori le macchie possono essere facilmente confuse con i resti di latte dell’ultima poppata. Le placchette del mughetto però strofinandole non vanno via a differenza delle tracce lasciate dal latte.

Come si trasmette il Mughetto?

Il mughetto è provocato da un fungo dimorfico: la Candida albicans. Si presenta più frequentemente quando per qualche ragione le difese immunitarie del corpo si abbassano. La responsabile, seppur involontaria, della trasmissione della candidosi è la madre. Attraversando il canale del parto il bambino può venire a contatto con il germe se la mamma in quel momento ha una candidosi anche molto lieve.

Le macchie bianche compaiono fin dalla prima settimana di vita del neonato e, se curate in modo adeguato, scompaiono fra i sette e i dieci giorni. Mediante l’allattamento e quindi il contatto della bocca del bambino con il seno, il germe viene trasferito al capezzolo. La mamma contagiata non riscontra alcun problema ma può ritrasmettere attraverso l’allattamento la candida al bambino.

Stessa cosa vale per tutti gli oggetti che il bambino abitualmente mette in bocca come il ciuccio o la tettarella del biberon. Per questo motivo è importante applicare sul capezzolo la stessa crema prescritta dal pediatra al neonato e sterilizzare spesso ciò che il bambino porta alla bocca. In questo modo si interrompe la catena di trasmissione del mughetto a catena.

Il mughetto colpisce i neonati e non gli adulti perché il loro sistema immunitario ha bisogno di tempo per svilupparsi e rinforzarsi. Non è un’infezione dunque contagiosa né per gli adulti né per i bambini che già sono un po’ più grandicelli. Interessa solo la bocca perché preferisce un ambiente umido e caldo. Può ripresentarsi nei bambini già colpiti da neonati fino ai sei mesi di vita ma solitamente solo se il bambino ha sofferto di una qualche malattia virale che ha abbassato molto le sue difese.

Le cure indicate per il mughetto?

Quando ci si rende conto che il neonato potrebbe essere affetto da mughetto, bisogna farlo controllare dal pediatra. Mentre si attende il momento della visita si possono effettuare delle applicazioni localizzate di acqua nella quale è stato disciolto un po’ di bicarbonato. Dopo aver immerso una piccola garza sterile nella soluzione, bisogna avvolgerla a un dito e passarla sule mucose della bocca del bambino.

Una volta che il medico avrà diagnosticato con certezza il problema, prescriverà una crema antimicotica da applicare direttamente sulle pareti interne della bocca e sulla lingua. Se ci sono altri bambini piccoli in casa è indispensabile non scambiare i ciucci o qualsiasi altra cosa che venga messa in bocca. In caso contrario si rischia che anche l’altro bambino entro breve possa presentare il medesimo problema.

Il mughetto nella zona pannolino

Il mughetto, anche se raramente, può colpire anche la zona pannolino. Si presenta come un’infezione cutanea, talvolta chiamata dermatite da pannolino, causata sempre dalla Candida albicans. Questo fungo vive abitualmente nell’intestino e alcuni fattori come la presenza di una situazione caldo umida come quella che si crea nella zona genitale a causa del pannolino, può prolificare a dismisura raggiungendo l’ano e le pieghe inguinali.

Per proteggere il bambino da questo tipo di mughetto è necessario proteggere la pelle così delicata con la pasta a base di ossido di zinco a ogni cambio di pannolino. Ne basta una piccola quantità applicata mediante un lieve massaggio per scongiurare il pericolo di infezione.

Se la dermatite non tende a migliorare è indispensabile rivolgersi al pediatra che prescriverà una crema specifica a base di miconazolo da applicare quattro volte nell’arco di una giornata. Appena è possibile, è consigliato lasciare il bambino senza pannolino, soprattutto durante la stagione estiva, per favorire la traspirazione della pelle in maniera ottimale.

I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.