Il nostro bambino ha già tre mesi! Sembra ieri che lo abbiamo tenuto in braccio per la prima volta, sovrastate da un’ondata di emozioni contrastanti; dalla felicità immensa alla paura di non essere in grado di occuparci di lui. Invece ce l’abbiamo fatta, tra notti insonni, momenti di ansia e soprattutto momenti di tenerezza infinita, il nostro cucciolo sta crescendo!
Ora è più paffuto, mangia di più ma meno spesso, è ancora soggetto alle coliche (dette appunto coliche del primo trimestre, perché poi tendono a scomparire) ma soprattutto sembra riconoscere i volti familiari, sorride e gira il capo quando sente la nostra voce.
Nei primi tre mesi abbiamo imparato ad adattarci a lui; dal terzo mese impariamo anche a guardare il mondo attraverso i suoi occhi perché è proprio ora che il bambino comincia attivamente la sua personale scoperta del mondo. Inoltre, inizia a regolarizzare gli orari del sonno e delle poppate ed il suo adattamento al mondo è più funzionale e scandito. Anche i ritmi del mondo esterno sono sempre più importanti per il bambino, non solo da un punto di vista fisico ma anche da quello mentale, psicologico e cognitivo.
Quanto deve mangiare e come cresce un neonato di tre mesi
Il peso e la lunghezza del neonato alla nascita sono variabili che dipendono dal sesso e dalla genetica (peso e altezza dei genitori), ma l’accrescimento nei primi tre mesi dovrebbe seguire, salvo eccezioni, un andamento piuttosto lineare, attestandosi tra i 150 e i 200 grammi a settimana, sia che il neonato sia allattato al seno, sia che prenda il biberon.
Dal terzo mese in poi, i ritmi di crescita variano leggermente diventando un pochino più lenti. Quindi niente allarmismi se il bambino che prima cresceva 180 grammi a settimana ora ne cresce 150 o 140. Tutto rientra nella normalità, e così anche per la lunghezza, che ora aumenta di 2 centimetri al mese, rispetto ai 4 o 5 del primo periodo.
Se il bambino si alimenta regolarmente e non è soggetto a episodi di vomito o diarrea, non c’è proprio nulla di cui preoccuparsi. Ora probabilmente le poppate sono diventate o stanno per diventare 5, perché, con grande gioia dei genitori, quella della notte sta per essere abbandonata. Di regola (ma è sempre il pediatra di fiducia a stabilirlo) un bimbo di tre mesi dovrebbe assumere circa 180 grammi di latte a poppata se mangia 5 volte al giorno, 150 se fa ancora 6 pasti.
Il ritmo sonno-veglia diventa più regolare
Intorno al terzo mese di vita, il neonato sembra aver trovato un suo equilibrio nell’alternanza del ritmo sonno-veglia. Infatti, se pur presenti alcune eccezioni che rientrano comunque in una normale variabilità, il bambino a tre mesi dorme circa 15 ore al giorno distribuite nell’arco della giornata e della notte.
er quanto ci siano bambini che a quest’età saltano la poppata notturna, dormendo 5, 6 ore di fila, per altri può essere ancora prematuro aspettarselo, comunque gli orari del bambino diventano più regolari. A questa età riveste una fondamentale importanza scandire la giornata del bimbo in una routine ordinata e precisa. Così gli orari del pasto, il cambio del pannolino, la passeggiata quotidiana, il momento del bagnetto, e quello del sonno, diurno e notturno, dovrebbero diventare una sequenza di momenti che il bambino, seppure a suo modo, comincerà a prevedere.
Così, il mondo esterno, per lui sconosciuto, diventerà sempre più prevedibile e sicuro. Dal punto di vista dello sviluppo cognitivo questa capacità di “previsione” costituirà le basi per la nascita del pensiero, mentre da quello psicologico sarà fondamentale per acquisire sicurezza e fiducia nel mondo.
Lo sviluppo psicomotorio
Lo sviluppo psicomotorio stabilisce il vero cambiamento che si osserva in un bimbo di tre mesi. Si potrebbe dire che a partire da questo momento il bambino diventa un vero esploratore del mondo. I tre mesi costituiscono, secondo il famoso filosofo e pedagogista J. Piaget, il secondo stadio dell’intelligenza senso motoria. I riflessi innati stanno scomparendo ed il comportamento del bambino assume un sempre maggior grado di intenzionalità.
Grazie al maggior sviluppo neuronale di pari passo passo con la crescita fisica, il bambino è ora in grado di compiere diverse azioni e comincia anche a metterle in relazione tra di loro. Si costituiscono quelle che Piaget chiama le “reazioni circolari primarie“.
Un’azione compiuta per caso, per esempio aver portato casualmente il bordo del lenzuolino alla bocca, viene poi ripetuta perché il bambino ne trae gioia. La ripetizione volontaria dell’azione fornisce uno schema che il bambino sarà in grado di ripetere ogni volta che vorrà e questo porrà le basi per lo sviluppo dell’intelligenza vera e propria.
Abilità sensomotorie e sociali
Il bambino riesce a compiere una serie di attività che fino a qualche tempo prima gli erano precluse, per esempio è in grado di tenere sollevata la testina, e quando viene messo in posizione prona riesce a sollevarsi seppure per pochi attimi. Riconosce i suoni, soprattutto quelli acuti e femminili e volge tutta la testa in direzione di questi. Si muove molto, nella culla e sul fasciatoio, scalcia continuamente, ed i piedini sono oggetto di grande interesse soprattutto quando riesce ad afferrarli.
La suzione non è più solo un comportamento messo in atto per soddisfare il bisogno della fame, ma con essa il bambino “assaggia”il mondo e impara a conoscerlo; tutto infatti viene portato alla bocca, il lenzuolino, il proprio dito, il dito della mamma. Inoltre fa la sua comparsa un’importante abilità sociale; il bambino sorride, sorride con intenzionalità e sorride ai volti, soprattutto al volto materno. Hanno inizio anche i primi balbettii che utilizza per dialogare con la mamma e la risposta materna ad essi stimola lo sviluppo verbale del bambino.
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