Hai già partorito o stai per farlo e vuoi conoscere quali sono le posizioni dell’allattamento per scoprire qual è quella giusta per te?
Ti dirò la verità, non esiste in assoluto una migliore delle altre. Esisterà quella che per te sarà la più comoda e pratica.
E non sarà sempre la stessa.
La posizione per l’allattamento ideale cambia a seconda delle situazioni. Sdraiata, inpiedi, appoggiata contro una superficie, per strada, imparerai a conoscere il tuo bambino e capirete insieme quale sarà il modo in cui vi trovate più comodi.
Diventerai una specialista dell’allattamento in tutti i luoghi e in tutti i laghi, ma un pò di teoria, specie se all’inizio ti aiuterà a farti sentire più sicura.
Posizioni per allattare? La parola d’ordine è “comodità”
L’allattamento al seno dura un pò più di qualche minuto, con pause, tra una poppata e l’altra, dalle tre alle sei ore.
Questo significa che questa pratica, specie nei primi giorni impiegherà buona parte del tuo tempo. Crescendo poi, i tempi tra una poppata e l’altra si allungano la durata della singola poppata si riduce.
Trova sempre una posizione che sia comoda con la schiena, sia seduta o sdraiata.
E’ logico che il suo bene venga prima di tutto, e che tendi a trovare la posizione comoda per lui, che non per te, ma se stai contratta o hai dolore anche la qualità della poppata ne risentirà.
L’allattamento inizia quando il tuo bambino si attacca al seno e anche la componente ormonale riguardante la gioia del vostro momento così intimo incide sulla qualità della poppata.
Se tu sei comoda vivrai meglio questi momenti.
Contatto a pelle
Il ministero della Salute nel 2016 ha pubblicato un opuscolo in cui descrive le linee giuda sull’allattamento al seno e mette in rilievo l’importanza del contatto pelle a pelle tra te e il tuo bambino.
Tieni il bambino in contatto pelle a pelle il prima possibile dopo la nascita per
un’ora o più e per tutto il tempo che desideri
Stare pelle a pelle serve per fare sentire al neonato quei rumori familiari che sentiva fino a qualche giorno prima: il tuo battito del cuore, la frequenza del tuo respiro e l’odore inconfondibile della sua mamma.
Quando è agitato, o ti sembra abbia qualche disturbo non esitare a metterlo a contatto con te.
Sdraiati e apri la camicia quanto basta per mettere il suo orecchio sul tuo petto.
Si calmerà all’istante.
Posizioni allattamento
Posizione di attacco
Questa è la posizione più adatta per la prima poppata o per la mamma che è ancora dolorante dopo il parto.
Subito dopo la nascita, per favorire il legame mamma neonato, il piccolo viene portato ed appoggiato sul petto scoperto della mamma.
Da qui lui, a poco a poco, userà tutta la sua componente ormonale per affondare la testa nel capezzolo in cerca della sua prima poppata: il colostro, un insieme di vitamine ed anticorpi.
- Cerca una posizione semi-sdraiata, ne troppo inclinata ne completamente distesa.
- Appoggia il piccolo sul tuo petto scoperto a pancia in giù con il visino girato da un lato o dall’altro per permettergli di avere le vie aeree libere.
- Lascialo fare da solo. Aspetta e vedrai che strisciando e sobbalzando raggiungerà il tanto agognato capezzolo.
Dal colostro al primo latte vero e proprio passeranno uno o due giorni, ma questo primo pasto contiene tutto il nutrimento necessario per il piccolo.
Posizione classica
l nome lo dice già, è la posizione dell’allattamento per eccellenza.
- Mettiti seduta con le spalle appoggiate su uno schienale, le gambe unite e i piedi lievemente sollevati da uno sgabello.
- Adagia il bambino sul braccio dal lato del seno a cui lo attacherai.
- Avvicinala bocca del bambino al capezzolo ma aspetta che sia lui ad aprire la bocca, non forzarlo
- Se non vuole attaccarsi stimolalo avvicinandolo senza forzare, magari facendolo sfiorare al seno.
Quando il bambino è sazio, normalmente si assopisce, ma prima di staccarlo per essere certa che abbia mangiato tutto e quella non sia una pausa, prova a stimolare la guancia del piccolo affondando il dito nella parte morbida.
Se riattacca a mangiare tienilo un pò altrimenti staccalo.
Quando utilizzi il cuscino la posizione si definisce di transizione, ma non è nient’altro che la variante con il cuscino della classica.
Posizione di transizione
E’ una variante della posizione classica con l’utilizzo di un cuscino specifico per l’allattamento.
Molte neo mamme la trovano la più comoda perchè ti permette di adagiare il bambino sul cuscino ed avere una mano libera.
Indicata per poppate molto lunghe o anche per le notturne, quando cedi per qualche momento al sonno (siamo umane).
Posizione da Rugby e Incrociata
La Posizione dell’allattamento chiamata rugby è la più utilizzata dalle mamme che allattano i gemelli.
e’ chiamata così perchè il bambino viene tenuto come una palla da rugby sotto l’ascella dallo stesso lato del seno a cui verrà attaccato.
Questa posizione permette lo svuotamento di una porzione del seno che normalmente non viene liberata del tutto con le posizioni classiche.
Questo fattore discriminante la rende la migliore nel caso di ragadi o di ingorghi mammari.
Nella posizione dell’allattamento incrociata il bambino viene tenuto simile alla posizione Rugby, ma si attacca al seno opposto rispetto al braccio che tiene il bambino
Posizione sdraiata
Comodissima per le mamme che hanno difficoltà ad alzarsi dal letto i primi giorni, specialmente in seguito ad un parto cesareo, oppure durante la notte per le poppate notturne.
Ricorda che…
- Il bambino quando si attacca deve stare pancia contro pancia;
- Il naso deve essere libero e non toccare la superficie del capezzolo;
- il mento deve affondare nella parte bassa dell’areola;
- Il labbro inferiore del bambino deve essere ripiegato verso fuori
- non devi sentire alcun dolore durante l’allattamento.
Con il tempo scoprirai qual è la più adatta a te e il tuo bambino. Fino ad allora prova anche quelle che all’apparenza non ti sembrano comode perchè potresti scoprire piacevoli sorprese.
A volte è più difficile spiegare piuttosto che, con naturalezza trovare quella più comoda per te.
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