Ogni volta che i nostri bambini hanno la febbre alta, in assenza di particolari sintomi, ci chiediamo subito quale tipo di infezione può averli colpiti.
La febbre è un sintomo generico, associato principalmente all’influenza nei bambini, ma che può essere anche un segno clinico legato ad altre patologie.
E’ il caso della Sesta Malattia, chiamata anche esantema critico o febbre dei tre giorni, una tra le più comuni malattie esantematiche.
Vediamo cos’è la sesta malattia quali sono i sintomi, le modalità di contagio e le cure nei bambini.
Sesta Malattia
La sesta malattia è una malattia esantematica di origine virale che colpisce i bambini generalmente dai 6 mesi ai 2 anni.
Viene chiamata così perché è stata la sesta malattia esantematica ad essere identificata, dopo il morbillo, la scarlattina, la rosolia, la quarta malattia e la quinta malattia.
Solitamente non colpisce i bambini al di sotto dei 6 mesi perché, se allattati al seno, sono protetti dagli anticorpi contenuti nel latte materno, nè i bambini al di sopra dei 2 anni così come gli adulti.
Bisogna però considerare che, siccome il virus rimane latente all’interno dell’organismo, potrebbe ripresentarsi dopo anni in soggetti in cui il sistema immunitario risulta particolarmente compromesso.
Pur non avendo una stagionalità precisa, può manifestarsi soprattutto in primavera e in autunno.
Sintomi
La sesta malattia ha un periodo di incubazione che va dai 5 ai 15 giorni e inizialmente si presenta con febbre molto alta, che può arrivare anche fino a 40°.
La febbre solitamente dura circa quattro o cinque giorni per poi scomparire improvvisamente.
Durante i giorni febbrili è possibile che si presentino altri sintomi della sesta malattia come diarrea, raffreddore, linfonodi ingrossati, irritabilità e mancanza di appetito.
Raramente compaiono convulsioni febbrili, e questo può preoccupare i genitori anche se durano pochissimo.
Passata la febbre compare un’eruzione cutanea che parte dal tronco e dalla base del collo fino ad estendersi agli arti e a volte al viso caratterizzata da macchioline rosa pallido leggermente rialzate con un alone biancastro intorno.
Esse durano di solito uno o due giorni e non causano prurito né desquamazione della pelle.
In questa fase può essere facilmente confusa dai genitori con altre malattie esantematiche come il morbillo o la rosolia, ma un’attenta valutazione del pediatra darà la diagnosi giusta.
Contagio Sesta Malattia
La sesta malattia è contagiosa?
La sesta malattia è estremamente contagiosa, anche se non è causa di focolai estesi e allarmanti.
Essendo un virus che attacca i globuli bianchi e le vie respiratorie, il contagio avviene per via aerea attraverso le goccioline di saliva che viaggiano con uno starnuto, un colpo di tosse o semplicemente parlando, ma può avvenire anche per contatto se si utilizzano oggetti toccati da un soggetto che presenta la malattia o in cui il virus è latente.
In sostanza la sesta malattia si trasmette come un comunissimo raffreddore.
Per evitare il contagio basta adottare normali accortezze come far lavare frequentemente le mani al bambino e farlo starnutire o tossire in fazzoletti di carta che verrano buttati subito dopo l’uso.
Cure e Terapia
Il virus della sesta malattia non prevede una terapia specifica.
Il bambino con la sesta malattia deve essere comunque portato dal pediatra non appena appaiono i primi sintomi.
Nel caso di febbre molto alta basta somministrare al bambino comuni farmaci antifebbrili e tenerlo adeguatamente idratato e a riposo senza bisogno di costringerlo a stare a letto.
Le complicazioni più gravi che potrebbero presentarsi sono le convulsioni febbrili e nel caso siano frequenti è bene rivolgersi subito al pediatra.