4 semplici giochi che fanno bene allo sviluppo psicofisico dei bambini

L’equilibrio e la percezione del proprio corpo, ma anche la coordinazione e l’attenzione,
sono caratteristiche che vengono acquisite poco a poco dai bambini attraverso il gioco e l’esperienza.

Ci sono giochi che meglio di altri stimolano nel bambino il suo sviluppo psicofisico, lo aiutano così a coordinare i movimenti e ad acquisire nuove abilità, che gli saranno particolarmente utili nella vita futura.

Qui di seguito vi proponiamo una serie di semplici giochi, da fare con i bambini già dal loro primo anno di vita. Sono tutti dei giochi apparentemente semplici ma che contribuiscono molto alla loro crescita personale.

Il gioco del tatto

Lo scopo di questo gioco è quello di favorire sia la concentrazione che la conoscenza del proprio corpo. Bendate gli occhi al bambino e assicuratevi che non ci veda passandogli una mando davanti al viso.

  1. Fatelo sedere oppure sdraiare sull’erba, sul letto o sulla spiaggia a seconda di dove vi trovate in quel momento.
  2. Toccatelo in una qualsiasi parte del corpo e chiedetegli dove ha percepito il vostro tocco.
  3. Mano a mano che andate avanti col gioco effettuate tocchi sempre più leggeri per far aumentare la concentrazione del bambino.
  4. Dovrà quindi impegnarsi al massimo per capire dove l’avete appena sfiorato.

Agli occhi degli adulti può risultare un gioco semplicissimo ma per i bambini più piccoli è un esercizio divertente e impegnativo.

Il gioco del tatto può essere fatto anche in gruppo, impostandolo come una semplice competizione, dove vince chi indovina più volte il punto esatto in cui è stato sfiorato.

Segui le mie istruzioni

È un gioco di movimento divertente dove è possibile coinvolgere uno o più bambini.

  1. Fate mettere i bambini in cerchio se sono più di tre, poi scandendo bene le parole dite loro in che modo devono muoversi, date loro delle semplici istruzioni su come camminare, oppure saltare come ranocchie o come canguri, correre piano o veloce, etc.
  2. Senza preavviso ditegli di fermarsi e chi sbaglia per più di due volte, viene eliminato.
  3. Vince quello che riesce a seguire meglio le vostre istruzioni.

È un gioco che nella sua semplicità riesce ad affinare l’orientamento nello spazio, l’attenzione e aiuta a migliorare soprattutto la coordinazione e la forza nelle gambe del bambino.

Con questo gioco il bambino apprende come orientarsi nello spazio, ma anche a prestare una maggiore attenzione a ciò che gli viene detto.

Ovviamente il gioco può essere personalizzato apportando tutte le modifiche che si desiderano.

Si può aggiungere musica e far eseguire i bambini i vari movimenti seguendo il ritmo, oppure creare un percorso inserendo qualche piccolo ostacolo.

Imitiamo i leoni

Questo gioco aiuta la coordinazione oltre che accrescere il senso d’orientamento nello spazio di ogni bambino. Invitate quindi il bambino a saltare, prendere le cose, camminare e scalare una pila di cuscini morbidi.

Ogni singola azione deve essere però fatta a quattro zampe come appunto fa il leone.

Per movimentare il gioco aggiungete delle prede in movimento, come per esempio delle palline che potete fare rotolare sul pavimento.

Il bambino, da solo o in gruppo, dovra prenderle correndo, cercando sempre di mantenere la posizione a quattro zampe.

Giochiamo con le palline colorate

Questo gioco invece è molto utile per sviluppare la consapevolezza del lato sinistro e destro del corpo.

Può essere effettuato in gruppo oppure singolarmente.

  1. Date al piccolo una pallina per ogni mano, assicurandovi che abbiano un colore diverso.
  2. Sistemate sul pavimento, a una distanza di non più di 80 cm da lui, un contenitore qualsiasi come una bacinella, una pentola o comunque qualcosa di simile.
  3. Ditegli di lanciare per fare canestro una delle due palline, specificando solo il colore.
  4. Dopo qualche tentativo iniziate a indicare di lanciare la palla con la mano destra o con quella sinistra.

Mostratevi soddisfatti ogni volta che effettua il lancio con la giusta mano:

lo scopo del gioco, come avrai già intuito, non è quello di far canestro, ma di iniziare a saper distinguere meglio i due lati del corpo.

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